La formazione professionale è un aspetto fondamentale alla base della qualità di un servizio svolto: sono numerose, infatti, le figure e le categorie professionali che richiedono uno studio e un aggiornamento continuo. Di conseguenza l’iscrizione e la frequenza a uno o più corsi di studio, mirati al raggiungimento di un livello di conoscenza è essenziale per garantire una conoscenza adeguata e, pertanto, il corretto svolgimento di un lavoro. Eppure parliamo anche di una voce di spesa non indifferente per un lavoratore: non è un caso, dunque, che il disegno di legge per la tutela del lavoro autonomo (Comma 5 del Tuir, articolo n.54) preveda la possibilità di dedurre il 100% delle spese relative all’iscrizione a corsi di formazione, di aggiornamento, master e convegni professionali entro un limite di spesa di 10.000 euro annui.
Jobs Act e lavoratori: è il momento di approfittarne
Le modifiche legislative volute dal Jobs Act hanno innalzato la percentuale delle spese deducibili per l’iscrizione a master e corsi d’aggiornamento dal 50% al 100%: parliamo di un’opportunità preziosissima per molte categorie di lavoratori, che possono sfruttare questa occasione per iscriversi ai corsi di formazione online, in modo tale da aggiornare le proprie competenze senza per questo dover sacrificare del tempo utile per il proprio lavoro. Il motivo è dovuto al funzionamento dell’e-learning: un sistema che consente agli iscritti di visionare le lezioni online in video-conferenza dal pc di casa o aziendale, tramite una specifica piattaforma digitale che consente di erogare i corsi a distanza, dunque senza la presenza fisica dell’iscritto in aula.
Corsi di aggiornamento a distanza: a chi possono risultare utili?
I corsi di aggiornamento a distanza tramite modalità e-learning possono risultare utilissimi a molte categorie professionali: basti pensare ai Consulenti del Lavoro iscritti all’Albo professionale, per i quali l’obbligo di formazione continua prevede il conseguimento di 50 CFU extra spalmati nell’arco di due anni, con un minimo di 16 crediti formativi per anno e con l’obiettivo di aggiornare materie quali ad esempio il codice deontologico e l’ordinamento della professione.
L’obbligo di conseguire questi crediti, con un massimo di 9 crediti formativi di debito da recuperare poi l’anno successivo, include anche le modalità didattiche sopra descritte: questo significa che i consulenti del lavoro regolarmente iscritti all’albo possono aggiornare le proprie conoscenze anche attraverso i corsi online tramite piattaforma e-learning, così da ottimizzare il tempo a loro disposizione e ottemperare agli obblighi entro la scadenza biennale imposta dalla formazione continua.
Obbligo di formazione continua: riguarda anche gli insegnanti
Stando a quanto comunicato dall’Anief, il Ministero dell’Istruzione ha deciso di aggiornare le modalità di accesso alla professione di insegnante, anche per quanto concerne gli asili nido. Da adesso, per poter accedere ai bandi di concorso servirà obbligatoriamente una laurea e la certificazione conseguita al termine di un corso di tre anni di tirocinio formativo: questo, infatti, è quanto stabilito dai provvedimenti previsti dal ddl “Buona Scuola”. Oltre alla qualifica legata al titolo di studio universitario, il suddetto decreto introdurrà anche per l’insegnamento l’obbligo della formazione continua, in modo tale da garantire un sistema educativo e formativo all’avanguardia e sempre aggiornato.