Allarme spaghetti contaminati: trovato alluminio in quantità non accettabili ed assolutamente fuori ogni norma e regola del rispetto del benessere e della salute dell’essere umano
Dopo l’allarme che è stato lanciato, nella scorsa settimana, per gli spinaci surgelati – che erano stati contaminati da mandragora, una pinta velenosa e dannosa che ha mandato in ospedale una famiglia di Milano – oggi c’è un nuovo allarme in vista: stiamo parlando dell’allarme che colpisce alcuni lotti di spaghetti, ritirati dal commercio per via della presenza di alluminio.
Elemento chimico che, in normali quantità è accettabile, l’alluminio – se superate le quantità necessarie – può essere molto più dannoso di quanto non si possa immaginare: se assunto in quantità eccessive, esso può infatti portare alcune conseguenze importanti, tra cui addirittura la morte. Quanto emerge da una recente indagine che è stata condotta, di proposito, dal Rapid Alert System For Food (RASFF) su alcuni pacchi di spaghetti, è la presenza di una importante quantità di alluminio decisamente maggiore rispetto a quanto sarebbe invece accettato.
Bisogna inoltre dire che, sebbene alcuni lotti siano stati ritirati, non è stata ancora resa nota la marca di questo prodotto, di cui la produzione avviene in Italia, ma la destinazione avviene in Irlanda.