Oggi, 26 gennaio, si è tenuta una breve cerimonia a Palermo e un incontro online per ricordare il cronista, originario di Siracusa, del Giornale di Sicilia assassinato 42 anni fa. «Un modello per tutti i giornalisti e per coloro che hanno intenzione di intraprendere questa professione», ha affermato Roberto Ginex, segretario del sindacato regionale.
Assostampa Sicilia ha ricordato oggi con una piccola cerimonia a Palermo, il giornalista Mario Francese, ucciso dalla mafia la sera del 26 gennaio 1979. Davanti alla lapide di viale Campania è avvenuto un breve incontro per ribadire la necessità di ricordare il suo impegno, la sua volontà, la sua professionalità nel cercare di raccontare quello che stava accadendo in Sicilia. Francese, purtroppo, fa parte di un lungo elenco di giornalisti, ben otto, che nell’Isola hanno pagato con la loro vita, l’amore per la professione, la loro correttezza e l’impegno sul fronte dell’informazione sulla mafia.
Alla cerimonia di riflessione erano presenti il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, il sindaco Leoluca Orlando e autorità civili e militari. Inoltre ne hanno preso parte alcuni colleghi con il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Giulio Francese, il segretario regionale di Assostampa Sicilia Roberto Ginex, il segretario del Gruppo cronisti siciliani, Giuseppe Lo Bianco.
Roberto Ginex, segretario regionale Assostampa Sicilia, ha affermato che: ”Mario Francese resta un modello per tutti i giornalisti e per coloro che hanno intenzione di intraprendere questa professione che, ovviamente, è molto cambiata in questi anni. Il ricordo è fondamentale perché con esso si esercita la memoria che per noi è un dovere civile. Con questo incontro coniughiamo il ricordo di un collega ucciso dalla mafia e la necessità, oggi, di essere quanto mai fedeli ad uno dei suoi insegnamenti maggiori: anche per raccontare la pandemia e tutto quello che riguarda i cittadini bisogna documentarsi, verificare fonti e notizie per riportarle correttamente”.