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Bere troppa acqua fa male?

Bere troppa acqua fa male perché può provocare l’iperidratazione che ha conseguenze su cervello, cuore e reni. Come capire se si sta bevendo troppa acqua? Quali sono i sintomi e come regolarsi per non esagerare? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

bere troppa acqua fa male

È risaputo che bere poco fa male, ma farlo troppo ha ugualmente dei risvolti negativi sulla nostra salute. Il consumo dell’acqua segue la regola che gli eccessi sono dannosi, un adulto dovrebbe bere, in media tra i 2 e i 2,5 litri di acqua al giorno.

Oltre questo limite, non si parla di eccesso di consumo, perché il corpo umano può gestire fino a 4-5 litri d’acqua quotidiani, soprattutto se si ha uno stile di vita molto attivo e/o si praticano sport.

Quali sono le cause dell’iperidratazione?

Ma cosa spinge a bere tanta acqua al punto da esagerare? La ragione principale è il senso di sete, ma quando questo diventa eccessivo può essere la spia di una patologia come varie forme di diabete e l’insufficienza renale cornica, oppure, una condizione di forte disidratazione.

A causare l’aumento del bisogno di bere c’è anche l’assunzione di alcuni farmaci che possono provocare sensazione di bocca secca, oppure, antidepressivi e antipertensivi, ma anche altre tipologie.

In ultimo, è possibile anche che il problema sia legato a delle cattivi abitudini o configurarsi come un vero e proprio disturbo alimentare, e quindi, una vera e propria patologia psichiatrica chiamata polidipsia psicogena.

Intossicazione da acqua: i sintomi

Chi consuma troppa acqua può avere molti sintomi evidenti, alcuni in comune con chi beve poco, tra cui:

  • Mal di testa;
  • Stanchezza e debolezza;
  • Convulsioni;
  • Nausea;
  • Gonfiori agli arti;
  • Aumento della frequenza di urinare.

Le conseguenze di chi beve troppa acqua

Oltre ai sintomi immediati dell’eccesso di acqua, è importante non ignorare le conseguenze che questa cattiva abitudine può avere durante il periodo di eccesso.

Quando si esagera con l’acqua, i reni possono andare in difficoltà perché, entro un certo limite, non riescono a svolgere la loro funzione, filtrata ed espellerla. Un problema maggiore nei soggetti che soffrono di insufficienza renale o cardiaca.

Questo porta a uno scompenso elettrolitico nell’organismo e a una riduzione dei livelli di sodio nel sangue, con conseguente formazioni di edemi, in particolare, gambe gonfie.

Se c’è una situazione di iperidratazione le cellule aumentano di volume, una situazione che porta problemi soprattutto a quelle celebrali che devono essere contenute all’interno dello spazio limitato del cranio. Inoltre, il cuore si affatica di più perché deve movimentare un volume ematico maggiore.  

Bere troppo porta anche a problemi di insonnia perché influisce negativamente sull’ormone che regola l’attività dei reni mentre dormiamo.

Quanta acqua bere senza eccedere

L’importante è bere quando si ha sete, cercando di restare nel limite minimo di 1,5/2 litri al giorno. È difficile stabilire una quantità ideale per tutte le persone, perché le esigenze sono diverse e dipendono da tanti fattori oggettivi e soggettivi.

Ad esempio, in inverno si può bere di meno perché non si suda meno, ma se si fa attività fisica, bisogna aumentare il quantitativo d’acqua perché se ne perde molto con il sudore.

Anche il cibo fa la differenza: esagerando con i cibi salati il corpo vorrà compensare aumentando le quantità di acqua.

Quindi, per evitare conseguenze negative sulla salute, bisogna ascoltare il proprio corpo, bere il giusto ed evitare qualsiasi tipo di eccesso.

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