L’infortunio sul lavoro rappresenta una serie di casistiche in cui un individuo subisce un danno fisico durante lo svolgimento dell’attività lavorativa o durante il tragitto casa-lavoro. Si tratta di un tema delicato che necessita di essere approfondito attraverso il parere di esperti in grado di avviare e comprendere tutte le pratiche relative ad un avvenuto infortunio.
Secondo la legge, in caso di infortunio sul lavoro ci sono delle responsabilità che riguardano il datore di lavoro e l’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro). Gli esperti analizzano i criteri che stabiliscono il risarcimento del danno e permettono di determinare una somma da offrire all’individuo.
L’individuo soggetto ad infortunio riceve un indennizzo INAIL che, generalmente, corrisponde alla cifra che l’istituto offre per il danno subito. In alcuni casi, la cifra potrebbe non coprire determinate tipologie di danni, per questo motivo è possibile effettuare in anticipo il risarcimento infortunio e, nei casi peggiori, il calcolo risarcimento morte sul lavoro.
Infortunio sul lavoro: che cos’è e come si calcola il risarcimento
L’INAIL identifica l’infortunio sul lavoro come un incidente avvenuto per causa violenta in occasione del lavoro e coperto dall’assicurazione obbligatoria. L’infortunio determina l’inabilità al lavoro temporanea, assoluta o permanente e nei casi peggiori determina la morte dell’individuo sul luogo di lavoro.
La causa dell’incidente, secondo la legge che identifica l’infortunio sul lavoro, deve essere esterna e deve aver danneggiato l’integrità fisica o psicologica del lavoratore. Per cause esterne si intende l’assorbimento di sostanze tossiche o nocive, sforzi eccessivi, microrganismi e così via.
L’INAIL non copre nessun danno sul lavoro se è derivato dall’abuso di alcool, psicofarmaci o assunzione di stupefacenti per uso non terapeutico. In caso di negligenza, l’indennizzo INAIL può essere annullato se il datore di lavoro dimostra che tutte le regole di sicurezza sono state rispettate.
Risarcimento danni infortunio sul lavoro come funziona
L’infortunio sul lavoro è regolamentato dal Decreto Legislativo n.38/2000, art 12, che riconosce tre casistiche di infortunio, oltre al tradizionale infortunio sul luogo di lavoro:
- Infortunio avvenuto nel tragitto casa-lavoro;
- Infortunio avvenuto nel tragitto tra due luoghi di lavoro;
- Infortunio avvenuto nel tragitto dal luogo di lavoro al luogo per la pausa pranzo.
Tuttavia, un soggetto perde il diritto al risarcimento se segue un itinerario diverso da quello che risulta il più diretto e/o breve per raggiungere il posto di lavoro e se ha compiuto una deviazione ingiustificata dal percorso indicato
L’INAIL copre l’indennizzo nel caso in cui il danno biologico è superiore al 6% e viene pagato sulla base di 2 scaglioni differenti:
- Dal 6% al 15%, il risarcimento del danno viene calcolato in forma capitale sulla base delle tabelle INAIL;
- Dal 16% al 100%, il risarcimento viene calcolato in forma di rendita vitalizia e non è estendibile agli eredi.
Cosa fare per ottenere il risarcimento
Per ottenere il risarcimento è fondamentale avvisare il datore di lavoro subito dopo l’incidente e questo è obbligato a chiamare i soccorsi e/o mandare il lavoratore in pronto soccorso.
Il certificato medico con la diagnosi e i giorni di invalidità deve essere consegnato al datore di lavoro che, entro 2 giorni, deve procedere con la comunicazione d’infortunio presso l’INAIL. La mancata denuncia del datore di lavoro comporta il pagamento di una penale che varia dai 1200 ai 7000 euro.
L’indennità INAIL viene pagata insieme alla prima busta paga utile.