Diagnosi precoce di autismo potrebbe essere possibile grazie a risonanza magnetica
Una diagnosi precoce di autismo rappresenta da sempre il desiderio di tutti i genitori che, pur essendo pienamente consapevoli del fatto che è quasi impossibile trovare una adeguata cura per questo disturbo, la possibilità di contare su un riconoscimento precoce del problema potrebbe essere positiva per il miglioramento delle attività cerebrali e cognitive del bambino.
La speranza di questi genitori potrebbe essere presto resa realtà, grazie agli studi finanziati da parte dei National Institutes of Health, che sperano di riuscire a rendere possibile il riconoscimento e l’individuazione precoce della patologia: e grazie a questi studi, è stato possibile indicare, in 8 casi su 10, i futuri casi di malattia.
La possibilità di accedere ad una diagnosi precoce è positiva per alcuni fattori nello specifico: prima di tutto perché, grazie ad uno specifico inserimento sociale e ad attività mirate, è possibile alleviare le caratteristiche negative di questo disturbo, agendo anche sulla parte specificamente sociale ed umana, che spesso viene sottovalutata. Conoscere le prime fasi della malattia potrebbe essere di aiuto anche per rendere migliore la capacità di inserimento sociale dei bambini, oltre che, grazie ad allenamenti ed attività cerebrali, mantenere sempre attivo ed allenato il cervello e migliorare le capacità cognitive del paziente.
La possibilità di diagnosi precoce potrebbe essere resa concreta con l’ausilio di risonanza magnetica sui bambini. Per rendere però davvero concreto questo risultato, occorrono ancora anni di ricerche e sperimentazioni.