La storia dell’hamburger inizia a fine 800 ed è stato per parecchi anni un piatto economico, disponibile in tutti i fast food, perché preparato con ingredienti economici e non ricercati, pronti da preparare in pochi minuti.
Negli ultimi anni, però, i grandi chef hanno rivisitato questo tradizionale panino fino a renderlo un piatto pregiato: l’hamburger gourmet diventa l’eccellenza del tradizionale panino da fast food, un piatto ricercato e sofisticato, scopriamolo insieme in questo articolo.
L’evoluzione dell’hamburger gourmet
Quando l’hamburger fu inventato in America, si trattava di un panino tradizionale realizzato con ritagli di carne. La sua diffusione, intorno al 1940, ci fu con le prime catene come White Castle, Wichita, McDonald’s e così via.
Per anni l’hamburger è stato il simbolo di una crescita economica della classe media, che poteva permettersi di andare allo stadio o alle tavole calde con la famiglia e mangiare un panino tutti insieme.
Dopo decenni di evoluzioni, intorno ai primi anni del 2000, nasce il primo hamburger gourmet realizzato dallo chef Daniel Boulud che inserì il foie gras e il suo costo fu di 29 dollari circa. Da quel momento, molti chef hanno rivisitato l’hamburger e creato decine di varietà differenti. Prova l’hamburger gourmet di Tramvai Mantova.
Le caratteristiche di un hamburger gourmet
Le materie prime di un hamburger considerato gourmet si differenziano per l’alta qualità, gli ingredienti sono pregiati e totalmente differenti da un classico hamburger da fast food.
Il pane è fondamentale, rende l’hamburger compatto, caldo e facile da consumare: il pane utilizzato per gli hamburger è il BUN.
Al posto delle tradizionali cipolle, nel panino 2.0 si utilizzano le cipolle di Tropea accompagnati da una salsa di qualità, come il pesto alla genovese, che sostituisce le classiche salse. La scamorza o i formaggi morbidi prendono il posto del cheddar.
Gli abbinamenti rappresentano la vera differenza tra gli hamburger tradizionale e quelli gourmet, è molto facile trovare abbinamenti sofisticati come formaggio caprino e confettura di ciliegia, gamberi e lime e tanti altri.
La carne deve essere di qualità, una carne povera di grassi da cucinare come un filetto, una carne pregiata non economica. Non è difficile trovare in un hamburger gourmet la Chianina Toscana, la Marchigiana, la Romagnola o la Piemontese, carni impossibili da trovare in un panino tradizionale, caratterizzati da un odore gradevole e dalla consistenza perfetta, compatta ed elastica.
In Italia, gli hamburger gourmet sono presenti in molti ristoranti ma, negli ultimi anni, si inseriscono anche nei menù di pub e birrerie che vogliono differenziarsi da altri locali. Le variazioni sono tante e assecondano i gusti personali di tutti.
Tuttavia, per mangiare un hamburger gourmet è fondamentale distaccarsi dall’idea di gusto e sapore dei tradizionali panini dei fast food, è importante avere una mentalità aperta pronta a gustare le tante varietà di salse e ingredienti aggiuntivi nuovi, fino ad ora mai provati in un panino.