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Pillon: ‘Non tocchiamo la libertà di espressione’

Pillon

Simone Pillon in questi ultimi giorni sta facendo parlare davvero molto di se, soprattutto dopo le ultime liti avute con Fedez via instagram e soprattutto dopo il discorso che ha tenuto il cantante durante il concerto del Primo Maggio. 
In un’intervista il senatore avrebbe chiesto di aggravare la pena per chi commette un’aggressione ma di non bloccare comunque la libertà di espressione. 

Sono mesi e mesi che ormai si parla dell’approvazione del DDL Zan, legge che ha come fine il condannare tutti quegli attacchi omofobi che ancora oggi purtroppo sono presenti nel mondo ed in Italia.
Moltissimi personaggi famosi in queste ultime settimane si sono mossi per dare voce a questo disegno di legge, per far si che venga approvato per tutelare tutte quelle persone che ogni giorno soffrono e vengono aggredite.
La legge contro l’omotransfobia vede contrario però il centro destra ed è proprio per questo motivo che ogni giorno le persone si rivolgono al loro, con il fine di far cambiare idea affinchè si approvi questa nuova legge.
A muovere di molto le acque è stato il cantante Fedez, durante la sua partecipazione al concerto del Primo Maggio, concerto dedicato alla festa dei lavoratori.

In questo concerto il cantante ha espressamente riportato tutte quelle frasi brutte dette da alcuni politici, in particolare da alcuni che fanno parte del partito della lega.
Simone Pillon però, dopo quattro giorni, ha finalmente rotto il silenzio ed ha parlato di ciò che sta accadendo al Governo.
”Ho chiesto i dati all’Oscad e mi hanno risposto che ci sono stati 66 casi in due anni. Anche un caso è troppo ma anche oggi la legge punisce fino a 16 anni. Vogliamo aggravarle? Si, ma non tocchiamo la libertà di espressione e i bambini”, ha detto il Senatore alle telecamere.

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