Willy era un giovane ragazzo di 19 anni, è stato ucciso lo scorso 6 settembre a Colleferro, nei pressi di Roma.
Ci sono ancora delle indagini in corso per quanto riguarda i ragazzi che lo hanno ucciso.
A quanto pare adesso non si tratta più di omicidio preterintenzionale ma omicidio volontario.
Willy è stato ucciso il 6 settembre 2020 a Colleferro.
Il giovane ragazzo è stato ucciso da altri quattro ragazzi a suon di calci e pugni.
Le indagini sono ancora in corso e fino a oggi si parlava di omicidio preterintenzionale, adesso invece si parla di omicidio volontario.
Il gip di Velletri ha emesso ieri una nuova ordinanza di custodia a carico dei quattro presunti assassini già detenuti tra carcere e domiciliari.
L’accusa nei loro confronti ora non è più quella di omicidio preterintenzionale, mentre restano le aggravanti dei futili e abietti motivi.
I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Colleferro, grazie a dei nuovi accertamenti, basati su intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno dato delle nuove accuse.
Ora i ragazzi sono accusati di aver cagionato la morte del ragazzo ‘colpendolo reiteratamente con pugni e calci al capo, al collo, al torace ed all’addome, anche quando la vittima si trovava ormai a terra, priva di sensi e non in grado di opporre alcuna difesa, provocandogli un grave politraumatismo e conseguente insufficienza cardiorespiratoria ed arresto cardio circolatorio‘.
L’aggravante è legata proprio a come è avvenuta la morte del ragazzo, infatti Willy stava cercando di calmare una rissa in cui era coinvolto un suo amico.
Secondo il gip l’azione dei ragazzi che hanno ucciso Willy sarebbe mossa dalla «volontà di affermare, attraverso l’uso brutale della violenza fisica, il loro predominio e la loro supremazia».