E’ successo tutto ieri mattina alle 9, a Goma, dove l’ambasciatore italiano Luca Attanasio è stato ucciso insieme ad un carabiniere e al suo autista.
Secondo il governo locale sarebbe stata un’imboscata dei ribelli hutu del Fronte di liberazione del Ruanda e nell’attacco tre persone sono state sequestrate.
L’ambasciatore italiano Luca Attanasio si trovava a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, ed è stato ucciso insieme all’autista e ad un carabiniere.
Quanto trapela dalla ricostruzione fatta dalla polizia locale è che, dopo aver ucciso l’autista, il commando che ha attaccato il convoglio, ha portato nella foresta l’ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere di scorta, Vittorio Iacovacci, e lì sono stati uccisi.
Gli assalitori avrebbero quindi portato gli altri nella foresta e, proprio mentre stavano arrivando delle forze locali in soccorso dei due, avrebbero sparato al carabiniere, e subito dopo all’ambasciatore.
Inoltre anche quattro persone sono state rapite, una delle quali è stata ritrovata.
Proprio qualche mese fa l’ambasciatore Luca Attanasio aveva espresso in merito la sua voglia di aiutare le persone in difficoltà.
”Fare l’ambasciatore è pericoloso, lo so, ma bisogna dare il buon esempio”, disse Attanasio il 12 ottobre del 2020 a Salerno, in occasione del ricevimento del premio internazionale “Nassiriya per la pace“, consegnato dalla locale associazione culturale “Elaia”.
”In Congo parole come pace, salute, istruzione, sono un privilegio per pochissimi, e oggi la Repubblica Democratica del Congo è assetata di pace, dopo tre guerre durate un ventennio”, furono queste le parole dell’ambasciatore, che dimostravano la sua intenzione di aiutare le persone in difficoltà.
Inoltre, la Ministra degli Affari esteri del Congo, dopo aver appreso la notizia, ha espresso la volontà di trovare chi c’è realmente dietro a tutto questo: ‘‘Prometto al governo italiano che l’esecutivo del mio Paese farà di tutto per scoprire chi c’è dietro questo vile omicidio”.