“I risultati suggeriscono che i genitori fumatori che iniziano ad usare le sigarette elettroniche possono averlo fatto per il desiderio di smettere di fumare,” afferma l’autrice principale dello studio Emara Nabi-Burza, MS, della divisione MGHfC del General Academic Pediatrics and the Massachusetts General Hospital (MGH) Tobacco Research and Treatment Center (TRTC).
Il problema, ha aggiunto Nabi-Burza, è che alcuni finiscono per essere utenti di entrambi: “Tuttavia, molti di loro finiscono per diventare consumatori di sigarette e sigarette elettroniche contemporaneamente, mantenendo la loro dipendenza dalla nicotina ed esponendo i loro figli ai vapori di queste ultime, che contengono sostanze pericolose.”
Secondo la ricercatrice, lo studio sottolinea che questa tipologia di utenti ha la stessa propensione dei fumatori di sigaretta a permettere il fumo in casa e una maggior propensione a consentire l’uso della sigaretta elettronica in casa e in auto. Nabi-Burza ritiene che questo atteggiamento possa essere dovuto alla convinzione che i vapori emanati dalla sigaretta elettronica comportino minori rischi per la salute rispetto al fumo di sigaretta.
Le preoccupazioni di Nabi-Burza potrebbero però essere infondate, in quanto uno studio sottoposto a revisione paritaria e pubblicato la scorsa estate, che metteva a confronto i vapori di sigaretta elettronica con il fumo di sigaretta, aveva indicato che le particelle di vapore espirate sono in realtà goccioline di liquido che evaporano in pochi secondi. In linea con quanto suggerito dai precedenti campioni d’aria, questo studio aveva indicato che il vapore ha probabilmente un impatto minimo sulla qualità dell’aria interna.
Lo studio, intitolato “Characterization of the Spatial and Temporal Dispersion Differences between Exhaled e-cigarette mist and Cigarette Smoke,” è stato pubblicato sulla rinomata rivista Nicotine & Tobacco Research. Sia per le sigarette elettroniche che per le sigarette normali, le concentrazioni di particelle registrate dopo ogni soffio erano dello stesso ordine di grandezza. Tuttavia, per le prime, la concentrazione di particelle è tornata ai valori di fondo in pochi secondi, mentre per le sigarette è aumentata con le espirazioni successive, ritornando ai livelli di fondo solo dopo 30-45 minuti.
Pertanto, come suggeriscono ulteriori ricerche condotte sull’argomento a livello mondiale e malgrado i numerosi detrattori, l’impiego della sigaretta elettronica può essere effettivamente una valida strategia per abbandonare gradualmente il fumo di sigaretta. Questo vale anche per le persone malate di cancro, per le quali l’interruzione brusca e repentina del fumo sarebbe inutile ma, allo stesso tempo, la prosecuzione sarebbe letale.